mercoledì 4 giugno 2008

Storyboard AL AN PA 4giugno2008 presentazione finale


il Tema, i libri, il film

Il tema: Reificare

Il passaggio dall’astratto al tangibile: quale metodo? Reificare, operare perché si concretizzi un concetto, espresso non solo da un individuo ma appartenente ad una comunità. L’espressione tramite strumenti di condivisione web (2.0?), in particolare il blog.

1) Derrick de Kerckove, L’architettura dell’intelligenza, Universale di architettura, “La rivoluzione informatica,Testo e Immagine, Torino 2001:
Con la forza esponenziale del proprio big bang il cyberspazio sta venendo al mondo davanti ai nostri occhi. Così come i cosmologi ci dicono che lo spazio fisico del nostro universo è cominciato improvvisamente dal nulla circa quindici miliardi di anni fa, così anche l’ontologia del cyberspazio ha origine dal nulla”.
Derrick de Kerckove si occupa dello spazio e della sua rappresentazione, e, con una similitudine epistemologica, verifica come l’uso della prospettiva sia maturato in quelle popolazioni, di origine greca e romana, in cui un alfabeto di tipo analitico, arricchito dalla presenza di vocali, aveva portato alla necessità di introdurre nella struttura spaziale riferimenti prospettici (se ne sentirà l’esigenza fino al barocco). La trasformazione dell’alfabeto fenicio, permettendo di rimandare la contestualizzazione del discorso, abitua ad una considerazione analitica dell’ambiente e ad introdurre appendici analitiche di tipo prospettico.
Ma se il legame di pensieri produce intelligenza, quando essi si susseguono in dialoghi digitali, collegandosi nel succedersi dei Threads, la teoria di contributi produce spessore spaziale. Architettura dell’intelligenza, entità spazio-intellettiva prodotta all’interno di un blog nel comporsi di un thread, correntemente abbreviato nella espressione 3D (che non può rimanere senza altri significati per chi ha coscienza di architetto). 3D (thread per un blog) nella pratica architettonica è la conquista spaziale di concetti bidimensionali, è il modello, ambiente virtuale propriamente tridimensionale, il luogo di incontro digitale.
La caratteristica del progetto, anche di architettura, è quella di veicolare attraverso un lancio oltre, un’idea, o una teoria di idee riunite in concetto(i) in un tempo più prossimo a quello del suo essere cosa concreta. L’attività progettuale può considerarsi il raccogliere le informazioni necessarie perché un’idea sviluppi l'attitudine al suo farsi oggetto. Lo scopo è quello di operare un filtro critico per la selezione delle informazioni, organizzarle secondo la priorità delle istanze.


Nel progetto tradizionale, le sollecitazioni sono organizzate secondo una disposizione prettamente piramidale o ad essa riconducibile. L’idea comunica e si confronta solo con i livelli più alti di informazione. Solo da essi può essere attivamente informata e quindi modificata (progettista, municipalità, operatori del mercato). Le scelte sono localizzate centralmente e i supporti periferici concorrono a sostenere il progetto solo marginalmente.



"Il Theremin è stato inventato intorno al 1919 dal russo Lev Termen e può essere considerato a tutti gli effetti uno dei primi strumenti musicali completamente elettronici"(contributo wiki)

Esperienze in diversi campi di architettura partecipata hanno prodotto comunque diverse manifestazioni del progetto che vede l’architetto quale sorta di antenna, capace di captare le oscillanti esigenze di intere comunità, tutte romanticamente definite almeno nel loro ambito geografico.


Giancarlo De Carlo, Lucien Kroll, informano con la loro esperienza architettonica l’ambiente della condivisione. Lo arricchiscono di significati politico (non partitico) e sociali che necessariamente vanno considerati nell’analisi di dialoghi architettonici orizzontali. “Un piano urbanistico non è ne un disegno ne una decisione imperativa: è un processo che si sviluppa da se stesso attraverso un confronto dialettico tra obiettivi politici, propositi tecnici e volontà della comunità”( citato in F. Brunetti, F. Gesi, Giancarlo De Carlo, Alinea editrice, Firenze 1981).
Essere parte di un movimento, di un modo comune di sentire, espresso principalmente attraverso un blog, può condurre alla definizione di architetture che riflettano concetti condivisi (non necessariamente nella loro pienezza).
Lucien Kroll, Tutto è paesaggio, Universale di architettura, Testo e immagine, Torino 1999) indica la formazione di movimenti di coscienza quali nebulosa sentimentale: “…esiste una nebulosa sentimentale che reagisce alle decisioni e alle azioni dei padroni del gioco e le conduce in una direzione imprevista. Questa nebulosa è popolare ed istintiva , vale a dire intelligente globalmente non analiticamente”.

Oltre l’architettura partecipata può attraverso la reificazione esistere un’architettura condivisa.

De Kerckove cerca quale "filosofo della scienza" nello strumento di permanenza del linguaggio, le caratteristiche che definiscono lo spazio; Giancarlo De Carlo riconosce che nonostante le istanze siano raccolte analizzando il substrato socio-culturale il catalizzatore della pianificazione urbanistica rimane comunque il progetto. La struttura epistemologica ammette il corollario espresso da Marshall McLuan: Il medium è il messaggio.

2) Marshall McLuan, Gli strumenti del comunicare, Il Saggiatore, Milano 1967, da esso le teorie che andranno a supportare le considerazioni intorno alla forma comunicativa e alle conseguenze relazionali del blog.


3) Il film: Frankstein Jr. regia di Mel Brooks quale opera extradisciplinare, ovvero la reificazione impossibile. La raccolta di istanze non proprie e la suggestione ambientale. La parodia - sorridere attraverso - lo strumento, l'oggetto, l'osservatore, tutti partecipi della stessa mostruosità.

martedì 22 aprile 2008

epostmologia

Avvio con questo post, la costruzione dello strumento di ricerca (oggi sconosciuto nelle sue forme e funzioni) con cui affrontare il tema proposto nel seminario del Prof. Saggio: La Rivoluzione Informatica in Architettura, uno sguardo critico. I contributi postati nel loro comporsi quali ingranaggio meccanico, lenti ottiche, stampati di silicio, o ancora entità fluide amnioticamente immerse in danze sospese a gravità ridotta, produrranno il mezzo, arnese, attrezzo, utensile, apparecchio, dispositivo, congegno, su cui si concentrerà la riflessione speculativa nel valutarne i campi d'uso. Il percorso post-epistemologico che da ora per brevità chiamerò epostmologico peserà le implicazioni effettuali di una macchina dialogica: il blog.